”Guerra Elettromagnetica” termine tecnico che sta per Electronic Warfare (EW).
Una guerra moderna, un termine che indica un conflitto nella quale ci si avvale di tecnologie avanzate sfruttando impulsi elettromagnetici per dominare lo spettro elettromagnetico, queste sono le armi che hanno assunto, oggi, un ruolo chiave per garantire la superiorità sul campo di battaglia.
Le origini e l’evoluzione della guerra elettromagnetica
La guerra elettronica non é affatto un concetto nuovo anzi… Una delle prime EW si verificò durante la guerra russo-giapponese nel 1905, dove le forze giapponesi utilizzarono la radio per intercettare e disturbare le comunicazioni russe, influenzando significativamente l’esito della battaglia di Tsushima. Questo episodio dimostra come, fin dalle sue origini, l’EW fosse strettamente legata alla lotta per il controllo delle informazioni.
L’EW si evolse anche durante le guerre mondiali, con l’introduzione del radiogoniometro, che permise agli Alleati di localizzare le fonti di trasmissione radio nemica. Questa tecnologia fu particolarmente utile nella battaglia dello Jütland nel 1916, dove contribuì a intercettare le comunicazioni nemiche.
Tecnologie Emergenti
Saab Arexis: Un Sistema di Autoprotezione Avanzato
Saab Arexis rappresenta una delle tecnologie più avanzate nel campo della guerra elettromagnetica, progettato per offrire una protezione superiore agli aerei da combattimento. Utilizzando tecniche come l’interferometria e la triangolazione dati, Arexis è in grado di localizzare con precisione i generatori di impulsi nemici.
Intelligenza Artificiale e Algoritmi Avanzati
L’intelligenza artificiale (AI) si aggiunge ovviamente alle tecnologie emergenti, la DARPA, ad esempio, sta sviluppando algoritmi avanzati per supportare decisioni militari in scenari complessi, estendendo queste tecnologie anche al supporto civile in caso di calamità.
Le tre componenti principali della guerra elettronica
Attacco Elettronico (Electronic Attack, EA)
Strategia che implica l’uso di tecniche come il jamming, in grado di emettere un “rumore” (digitale) sufficientemente potente per sovraccaricare i ricevitori nemici, causando un’interruzione totale delle loro comunicazioni. Questo metodo è essenziale per neutralizzare le capacità operative del nemico, distruggendo o ingannando i suoi sistemi di monitoraggio e offesa attraverso la saturazione dello spettro elettromagnetico o la generazione di falsi bersagli.
Protezione Elettronica (Electronic Protection, EP)
Si concentra sulla salvaguardia dei propri sistemi dai tentativi di attacco elettronico nemici. Questo include il potenziamento dei sensori elettronici e un maggiore controllo delle emissioni elettroniche.
Supporto Elettronico (Electronic Support, ES)
Il Supporto Elettronico include azioni di ricognizione elettronica volte a rilevare e intercettare le fonti delle emissioni elettromagnetiche nemiche. Queste attività permettono di ottenere informazioni cruciali sulle capacità e le posizioni nemiche.
Conflitto russo-ucraino
Nonostante le aspettative iniziali, le forze russe non hanno ottenuto il controllo dello spettro elettromagnetico nei primi giorni dell’invasione, il che è stato visto come un fallimento significativo. Emblematico di questo insuccesso è stato il ritrovamento di una componente del sistema Krasukha-4, uno degli strumenti EW più avanzati della Russia, in un posto di comando abbandonato fuori Kiev. Questo episodio ha dimostrato le difficoltà incontrate dalle unità EW russe.
Con il passaggio a una guerra di logoramento e la consolidazione del controllo su alcune parti dell’Ucraina, l’uso delle tecnologie di guerra elettronica da parte della Russia ha iniziato a mostrare risultati più efficaci. Unità specializzate russe dotate di sistemi avanzati come il sopra citato Krasukha-4, sono state infatti decisive nel disattivare i droni ucraini e nel disturbare le loro comunicazioni. Questo ha permesso di neutralizzare molti degli attacchi ucraini effettuati con droni e munizioni vaganti non in grado di colpire l’obiettivo.
Il futuro della guerra elettronica è L’Intelligenza Artificiale ?
L’uso estremo dell’intelligenza artificiale in ambito bellico solleva questioni etiche significative, specialmente quando si parla di sistemi automatizzati. Questi potrebbero operare più rapidamente del pensiero umano, potenzialmente rendendo autonome le scelte di attacco, i movimenti sul campo e quindi, l’atto di uccidere, portando a una guerra condotta senza l’elemento umano della coscienza, che è fondamentale per valutare la legalità e la correttezza delle azioni in conflitto, una guerra di questo tipo sarebbe frenetica, veloce, preoccupante.
Un’IA al comando di un intero arsenale, non metterebbe mai la parola ”fine” ad un conflitto. La necessità di mantenere un controllo umano, quindi, è fondamentale per garantire che la tecnologia rimanga uno strumento che non superi il limite delle azioni concepibili.
In Conclusione
Le tecnologie elettromagnetiche sono in continua evoluzione, ma la domanda alla fine sorge spontanea, più che studiare e sviluppare nuovi modi di uccidere, non sarebbe meglio studiare e sviluppare nuovi modi di fare pace?
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